Regole della classifica

Come viene realizzata la classifica

Quali errori impattano sulla classifica e in che misura

La classifica viene calcolata automaticamente in base al risultato reale del match e a dei modificatori che impostiamo per calcolare gli errori.

In particolare, per creare la classifica senza errori arbitrali abbiamo poche regole, qui di seguito elencate.

Cosa è considerato errore

Innanzitutto dobbiamo chiarire cosa consideriamo errore. Per come abbiamo immaginato il sito e il calcolo della classifica, un errore è una scelta arbitrale che è contraria al regolamento o che lascia molti (ma molti) dubbi.

Ovviamente non consideriamo tutti gli errori di una partita, ma solo quelli che possono incidere su un match:

  • Un rigore fischiato o non fischiato;
  • Un cartellino rosso dato o non dato;
  • Un fuorigioco reale o meno.

Quando l'errore è decisivo

Può capitare che un errore arbitrale non sia decisivo, oppure che lo sia molto. Per comprendere facciamo qualche esempio.

Il risultato

Uno dei primi elementi che andiamo a valutare per comprendere se l'errore è decisivo è ovviamente il risultato finale del match.

Se alla squadra A viene assegnato un rigore "generoso" nei primi minuti di una gara, tale squadra sblocca il risultato ma termina il match per 4-0, per noi questo errore, benché generato nei primi minuti non è mai decisivo, per il semplice motivo che la netta differenza in campo dimostrata porta a pensare che comunque la squadra A avrebbe vinto ugualmente.

Il momento

Posto che il risultato è in bilico andiamo a valutare il minuto in cui è stato generato l'errore. Un'espulsione al minuto 10 è decisamente differente rispetto a un'espulsione al minuto 90.

Allo stesso modo, un rigore assegnato erroneamente (o non assegnato) al minuto 90 di un match equilibrato è certamente decisivo.

L'equilibrio ipotetico

In alcuni match, anche se una delle due squadre vince con 2 o più gol, potremmo andare a valutare l'equilibrio ipotetico.

Per comprendere questo concetto, come al solito, facciamo un esempio: squadra A e B giocano una gara combattuta ed equilibrata fino al minuto 75, quando un errore arbitrale favorisce (ipotizziamo un rigore) la squadra B. A questo punto l'equilibrio cambia, la squadra A si butta in avanti per recuperare lasciando scoperte aree difensive e la squadra B in contropiede, negli ultimi minuti fa altri 2 gol.

Nel caso dell'esempio la partita finisce 3-0 per la squadra B e, a una lettura superficiale, potrebbe sembrare che le forze in campo fossero totalmente sproporzionate. La verità è che senza errore probabilmente l'equilibrio sarebbe perdurato e quindi l'errore è decisivo.

Come contabilizziamo gli errori

Sia gli errori decisivi che quelli non decisivi vengono conteggiati nella classifica, nelle colonne di errori a favore e contro.

Invece solo gli errori decisivi impattono sulla classifica. Quindi, per esempio, un errore decisivo al minuto 90, che permette a una squadra di vincere, porta a un errore decisivo conteggiato tra gli errori e in classifica a un +2 (per la squadra sfavorita) e -2 (per la squadra avvantaggiatasi dell'errore).