Lazio - Milan 0-1
Moviola Lazio - Milan Serie A 2023/24
Disastro di Di Bello in una gara difficile da arbitrare. Il caos nasce al minuto 11 ed è la scintilla che infiammerà l'intera gara.
Uscita di Maignan su Castellanos
Al minuto 11 abbiamo un pallone profondo della Lazio, su cui Florenzi insegue la palla e Maignan è in uscita. Probabilmente il portiere del Milan non chiama la palla (o Florenzi non sente) e il difensore milanista devia leggermente la sfera, quanto basta per obbligare Maignan a cambiare la propria uscita, passando da una palla semplice da controllare con le mani a un'uscita disordinata con respinta con i piedi. Il terreno è scivoloso e Maignan non può arrestare il proprio fisico, andando successivamente a impattare sulle gambe di Castellanos. La Lazio protesta chiedendo il calcio di rigore, ma vedendo e rivedendo la dinamica, questo non può essere punito con un calcio di rigore. È vero che Maignan abbatte Castellanos, ma è altrettanto vero che la palla respinta arriva nella disponibilità del difensore milanista Gabbia, con impossibilità per il laziale di recuperare quella palla. Non c'è quindi un danno procurato. Inoltre la scivolata di Maignan non è violenta, non è eccessiva in termini di vigoria sportiva e non può essere fermata (a meno che il portiere non abbia superpoteri). Si tratta quindi di un semplice scontro di gioco. Una situazione complessa e decisamente al limite, nella quale, qualsiasi decisione avesse preso l'arbitro, comunque ci sarebbe stata una protesta da una o dall'altra squadra. Per noi, ripetiamo, questo non è fallo ma la Lazio si sente "derubata" e da quel momento il match scivola via dal controllo di Di Bello (stagione disastrosa per lui). Con questi presupposti ogni minimo fallo diventa una disputa e Di Bello fatica troppo a controllare la gara. Al minuto 23 Di Bello ammonisce Sarri, che era diffidato e che quindi guarderà dalla tribuna la prossima gara. In sé questo non è un enorme intervento, ma avvelena ancora di più gli animi.
Espulsione di Pellegrini
Al minuto 57 arriva il vero errore di Di Bello che a quel punto non ha più modo di controllare cosa succede in campo; la dinamica è la seguente: su un campanile Bennacer del Milan colpisce di testa e mentre indietreggia colpisce con una manata al volto Castellanos, lo scontro è fortuito (ma passibile di ammonizione), però Di Bello segue la traiettoria del pallone ed è girato di spalle nel momento dello scontro.
I giocatori della Lazio richiamano l'attenzione dell'arbitro e si fermano dal gioco, con Pellegrini che anziché spedire la palla in tribuna, la tiene tra i piedi e prova a giocare; su quella palla arriva Pulisic, anche esso girato di spalle e che non aveva visto lo scontro, che prova a rubare la palla a Pellegrini, il quale indispettito spinge a terra in modo violento il milanista. A questo punto Di Bello ammonisce Pellegrini, già ammonito e quindi estrae il rosso. Su ciò che abbiamo raccontato la condotta dell'arbitro è corretta, peccato che l'ambiente sia avvelenato e che Di Bello, richiamato dai laziali, si era girato a guardare cosa fosse successo, ha messo il fischietto in bocca ma non ha fischiato. Questo è il grande errore dell'arbitro, perché avesse interrotto l'azione per comprendere meglio avrebbe evitato lo scontro Pellegrini/Pulisic. Invece l'arbitro non fischia, il gioco va avanti e Pellegrini viene espulso.
L'errore è dell'arbitro, del quarto uomo e del VAR, il quale risulta troppo silente per tutto il match. L'episodio rende la gara esplosiva, si accende una mischia e Di Bello è totalmente fuori gara. Inoltre, in tutto ciò, Bennacer non viene mai ammonito, l'azione della manata non viene rivista e quindi l'espulsione per Pellegrini confermata.
Espulsioni di Marusic e Guendouzi
I cartellini fioccano da entrambi i lati, fino al minuto 94, quando Marusic esagera con le proteste, dicendo qualcosa di troppo e viene espulso. Al minuto 96 altro rosso: Pulisic e Guendouzi si trattengono a vicenda ma il laziale esagera e platealmente stende il milanista. Secondo giallo e quindi espulsione anche per Guendouzi.
Direzione di Di Bello
In definitiva l'arbitro tecnicamente, sui casi in esame, non ha nemmeno sbagliato in modo clamoroso, gli interventi sono corretti. La questione è che Di Bello non è mai riuscito a domare una partita infuocata, è mancato di carattere e, probabilmente, di esperienza.
Questo ha fatto sì che tutto il match fosse condizionato e tra le due squadre sicuramente la Lazio è quella che ha subito di più questi errori. A causa della direzione l'arbitro è stato fermato dal designatore Rocchi per un mese. Si tratta del secondo stop per Di Bello, dopo il caso di Bologna-Juventus.